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Tag Archives: politica

Di quale conflitto di interessi parla Gino Strada?
Vi offro tre o quattro possibilità:

  • il pagamento a prestazione da chi gode della prestazione;
  • il pagamento a prestazione da un pagatore terzo, lo Stato;
  • il pagamento a prestazione tout court, che dovrebbe essere sostituito da:
    • pagamento forfettario
    • nessun pagamento

Andiamo a ritroso, perché è ovvio che l’ultima possibilità la vogliamo scartare, vero? E chi mai farebbe il medico gratuitamente? Come si procurerebbe da vivere per sé, per poter poi donarsi totalmente agli altri?

Anche il pagamento forfettario, però, non ha i giusti incentivi, affinché il medico offra un buon servizio: cosa lo dissuaderebbe dal vivacchiare a livelli minimi, ché tanto lo pagano lo stesso, e per lo stesso ammontare? Il pagamento a prestazione serve precisamente a quello, ad incentivare l’offerta di un servizio migliore, ad incentivare i medici a curare meglio, dal momento che in tal modo più gente li cercherà per essere curata. Perché stiamo parlando di casi del tutto generali, vero? Non si può mica pretendere che siano tutti generosi come Strada.

Proseguendo a ritroso, però, dobbiamo depennare anche la seconda opzione dall’alto: se a pagare non è la stessa persona che richiede la prestazione, si incentiva il sovracconsumo, si incentiva ad usufruire di servizi oltre le reali possibilità di affrontarne i costi, oltre a renderli del tutto arbitrari, quei costi, perché completamente disaccoppiati dal mercato.

Allora, di quale conflitto di interessi stavamo parlando?

Davvero una lettura divertente la lettera molto colorita con cui un giocatore di football ha difeso un suo collega, attaccato da un politico per essersi espresso in favore del matrimonio gay (da il Post, qui l’originale in inglese).

Non conosco Gian Piero de Bellis, certamente non ho colto i riferimenti non solo teorici del suo post; ugualmente questo suo Sulla crisi rappresenta quantomeno un monito a ricordarsi che in un mondo in cui l’intervento statale comunque distorce il naturale flusso di risorse (beni e/o liquidità) fra chi compra e chi vende, fra chi offre e chi beneficia di un servizio, anche “ingenue” liberalizzazioni e privatizzazioni possono essere mere occasioni per guadagni illegittimi da sfruttamento di posizioni di rendita completamente artificiali.