Leggo dal Battiston, a proposito di Curiosity che:
un esperto […], dopo avere descritto il metodo ed il significato dei risultati delle analisi chimico fisiche effettuate nel laboratorio a bordo del modernissimo rover marziano, ha affermato che, tutto sommato, i risultati delle analisi effettuate dai lander dei satelliti Vikings trentacinque anni fa avevano dato risultati simili, sia pure con strumenti meno sofisticati e con maggiori incertezze. Risultati che non sono in grado, oggi come nel passato, di dimostrare nulla in modo conclusivo relativamente all’origine biologica delle molecole organiche forse rivelate da Curiosity. Anche se scoperte, e non ne siamo sicuri, esse infatti potrebbero venire dal bombardamento di asteroidi e comete interplanetarie.
La mia naturale reazione sarebbe stata — indovinate un po’? — Basta Marte, era meglio Titano!
E invece il Battiston cosa ti deduce? Che è un’ottima ragione per mandare su Marte una missione con equipaggio umano!
E praticamente in contemporanea si legge in giro proprio che la NASA vuole mandarcene un altro, di rover, su Marte, con lo stesso design di Curiosity, nel 2020, come step fondamentale per mandare degli esseri umani su marte nei prossimi anni ’30!
Non ho parole.